\\ Home Page : Articolo : Stampa
Ciclabile Torre del Fiscale e... domenica ecologica
Di Bikediablo (del 30/10/2006 @ 08:00:00, in bicicletta, linkato 2323 volte)

Aggiornamento: il tratto descritto nel testo a partire dalla Torre del Fiscale fino a via del Quadraro non è Pista Ciclabile ma sentiero non gestito suggerito sul volantino dell'Associazione La Torre del Fiscale.

Domenica 29 Ottobre 2006, domenica ecologica, visto che il IX Municipio ha organizzato la chiusura al traffico di via del Mandrione (più altre iniziative collaterali di cui però mi sfugge il collegamento all'ecologia) con la famiglia decidiamo di sfruttare questo insperato corridoio per recarci in bici al Parco degli Acquedotti ormai quasi ex-polmone verde (visto lo stato di desertificazione che sta subendo) di Roma Sud.

Molto volenterosamente inforchiamo le bici ed all'ingresso di via del Mandrione (lato Villa Lais) incontriamo subito una macchina della Polizia Municipale che fà da filtro per coloro che non sono abilitati a passare in macchina.

Saremo malmostosi ma notiamo che la macchina dei vigili è ferma ma... con il motore acceso!!

Superato un gazebo con animatore per bambini ci dirigiamo verso la stazione Casilina, davanti alla quale c'è un bambino con minimoto puzzolente che scorrazza tranquillamente e pericolosamente vicino alle bici.
Proseguiamo e passato il ponticello c'è un altro piccolo gazebo per i bambini e alcune iniziative (ecologiche ?) ossia mostra d'arte e palestra gratis, incontriamo qualche macchina di residenti e davanti al fontanone c'è l'altro tappo della Polizia Municipale, questi per fortuna a motore spento.

Passiamo sul marciapiede sotto uno degli archi e proseguiamo fino alle strisce, dove dotati di fischietto riusciamo a convincere gli automobilisti a farci passare sull'isolotto centrale che divide le due corsie della Tuscolana.

ciclabile torre del fiscale

Di qui tramite il semaforo pedonale (ottimo il pulsante di richiesta passaggio) attraversiamo ed imbocchiamo via dell'Acquedotto Felice tenendo l'acquedotto alla nostra sinistra, la strada è stretta e le macchine sfrecciano ma arriviamo quasi subito all'entrata del Parco di Torre del Fiscale qui c'è il punto informativo, dove una gentilissima incaricata ci omaggia di una Cartina del Percorso (vedi figura a fianco di cui trovate un ingrandimento sul sito dell'Associazione La Torre del Fiscale) veramente molto utile e completa.

Avevo già avuto modo di percorre correndo a piedi quel tratto iniziale, ma ignoravo che arrivasse fino a via del Quadraro, pensavamo di fare solo un giretto nel parco e poi tornare indietro per riprendere la Tuscolana e scendere lungo il marciapiede verso il Parco degli Acquedotti.
Ed invece c'è questa bella sorpresa! Felici di ciò facciamo anche una breve deviazione per vedere il novello parco giochi per bambini, finalmente una struttura degna dei parchi giochi del Trentino Alto Adige.

Torniamo verso il ponticello che passa sopra la fungaia e lo attraversiamo proseguendo fino alla Torre del Fiscale (qui sotto gli archi ci sono rifiuti del calibro di cucine economiche e carcasse che sembrano quelle dei videogiochi da bar), qui il percorso è bloccato da coloro (una quindicina fra grandi e piccini in bici) che stanno seguendo la pedalata archeologica, un pò poco rispettosi del fatto che altri ciclisti debbano passare, ma chiedendo permesso e con un po di pazienza passiamo e giriando in senso antiorario intorno alla Torre imbocchiamo uno stretto sentiero in discesa fra canne e rovi fino a giungere un sottopassaggio dove probabilmente trascorre la notte un asino o un cavallo, visto l'abbondante fieno, la puzza e le copiose deiezioni accumulate.
Quindi si prosegue su un tratto che costeggia la ferrovia ed attraverso uno strettissimo passaggio recintato si arriva su uno spiazzo aperto alle auto e si imbocca una strada sterrata, che ha una sbarra aperta su cui è un cartello di dichiara la proprietà privata ed il divieto di passaggio ai non autorizzati (proprietà privata della ciclabile ?), infine si sbuca su via del Quadraro.
Si rimane un pò sbigottiti dal fatto che ci si trova direttamente sulla strada in un punto dove le macchine la cui visibilità è scarsa (sbucano dal ponte da sinistra ed arrivano da dietro una curva da destra), passano veloci e non c'è passaggio pedonale.

Ci avviamo verso il ponte costeggiando la strada contromano, manca il marciapiede (come si vede dalla foto sopra), fino a raggiungere quello che costeggia il ponte, con cui proseguiamo fino all primo incrocio dotato di strisce pedonali, che si trova di fronte all'ingresso del Parco degli Acquedotti (dal lato di Via Lemonia).

Entrati nel parco proseguiamo tranquillamente lungo i sentieri arrivando fino al casale che si trova su via di Capannelle, quindi cerchiamo un posto all'ombra (sembra una giornata di Luglio!), ci riposiamo e pranziamo al sacco. Dopo un'oretta riprendiamo il percorso a ritroso e curiosità troviamo un gruppo di stranieri che gioca a Cricket (!) diamo un'occhiata curiosa, un applauso ai giocatori e via verso il quadraro.

Arrivati alla Torre del Fiscale ci accorgiamo che ci sono alcune persone accampate sotto/dentro la Torre, gente pacifica ma se non lo fossero, pensiamo, le forze dell'ordine ci passano di qui ?
Proseguiamo abbastanza rapidamente fino al chiosco e consultando la carta ci accorgiamo che anche il tratto stradale fino a via Tuscolana dovrebbe essere ciclabile ed invece l'area protetta da esili barriere che a malapena si distingue per un vago color rossiccio dell'asfalto è ingombra di secchi dell'immondizia, panchine abusive, motorini ed addirittura macchine parcheggiate sopra, cosa rilevante il fatto che nemmeno durante la Domenica Ecologica qualcuno si è degnato di far mantenere libera la ciclabile, oltretutto in una via strettissima in cui tutti corrono molto in macchina.
inizio ciclabile tor fiscale
Inoltre il tratto indicato nella medesima cartina da 0 a 1 (da via frascati a via tuscolana vedi immagine sopra), che è custodito da cancelli di ferro senza indicazioni, è inagibile causa la vegetazione abbandonata a se stessa, che ha invaso piu' della metà del percorso e sotto la quale probabilmente si annidano vetri ed altri taglienti materiali, tanto che per provare a passare (ovviamente non riuscendoci) ho bucato la ruota posteriore della mia mountain bike. In proposito ho inviato una email al IX Municipio per informare la Presidente del Municipio, vediamo se può e vuol fare qualcosa in merito.

Torniamo al Mandrione (sono circa le 16.00) e notiamo tristemente la poca affluenza al Mandrione, ma questo temo sia dovuto al fatto che l'"evento locale" sia stato segnalato solo a partire da venerdì troppo tardi forse per farlo conoscere a tutti, mentre è più pubblicizzato l'evento ai Fori Imperiali.

Concludo riconoscendo che è un grande merito quello di aver fatto tanto lavoro per allestire tali percorsi, ma se non sono curati e custoditi sul serio non ha senso spendere soldi per organizzare domeniche che sono ecologiche solo sulla carta. Se veramente si vuole costruire uno zoccolo duro di gente che molla l'automobile occorre metterli in grado di poter circolare con tranquillità in bici soprattutto se hanno bambini al seguito.