Quest'anno fra molti dolori, grandi e piccoli, mi ha riservato anche una grande gioia, quella di riuscire ad utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto.
Finora era stata divertimento, sport, sfogo, hobby, gite con la famiglia, cultura e chi più ce ne ha ce ne metta, ma mai realmente un mezzo di trasporto.
La cosa è decollata grazie al
RomaPedala dove leggendo delle imprese ciclistiche quotidiante di Mamaa, Alberto, Fabrizio, Giacomo, Guido, Paolo e constatando di persona quasi ogni giorno quelle di Dorizio, sono riuscito "a forzare" la mia titubanza ad usare la bici prima per fare commissioni e poi per andare al lavoro, non tutti i giorni ma abbastanza spesso da poter capire quanto sarebbe possibile per molti farlo risparmiando benzina, incavolature e guadagnando panorami e soddisfazioni.
Altri fonti di ispirazione il BMF (
Bicycle Mobility Forum) dove si parla di mobilità extraurbana ed il forum
CicloAppuntamenti dove si parla anche di viaggi in bici + treno.
Un grande merito in questa presa di coscienza ce l'hanno anche le tanto vituperate
piste ciclabili romane che mi hanno consentito di tornare a casa la sera tardi senza correre il rischio di dover percorrere via Cristoforo Colombo o peggio l'Ardeatina/Tor Carbone di notte.
L'unico vero sacrificio da affrontare, oltre all'incremento di tempo nel percorso pur ampiamente compensato dal piacere di pedalare, i due quotidiani cambi alla superman, nel bagno al posto della cabina
La mattina entro in bagno sudato e vestito da ciclista ed esco azzimato impiegato e il viceversa piu' piacevole ovviamente al ritorno.
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