Pretesti per odiare ce ne sono sempre
Mi ha molto colpito una lettera di Valentina Matteucci pubblicata sul settimanale D la Repubblica delle Donne (allegato a La Repubblica di Sabato 2 febbraio 2008) nella rubrica di "Risponde Umberto Galimberti" ne riporto alcuni brani fra quelli che ritengo piu' significativi.
"[...] una buona parte della societa' moderna ha optato per una via volgare dell'esistenza. Forse educata e condizionata da una [...] comunicazione mediatica, ha scelto di abbracciare i sentimenti piu' bassi e immediati."
"Ha scelto, politicamente, di far leva sul disagio sociale, sull'odio e il risentimento dei singoli, spesso schiacciati dalla loro quotidianita' e talvolta da una mancanza di prospettive."
"Di pretesti per odiare ce ne sono sempre! La differenza nella vita e nella storia la fa chi accetta la fatica dell'intelligenza, di scegliere la componente nobile della sua natura per un possibile dialogo."
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