la buona volontà priva di una dose di buon senso può causare catastrofi
"[aveva] l'impressione che tutto il ricco mondo occidentale fosse come la vela di un'immensa
nave che avrebbe potuto portare un sogno comune fino alle isole dei Caraibi.
[...] il collasso degli stati dell'Europa orientale le avevo aperto gli occhi.
Aveva intravisto isole di felicità nella misera Lettonia.
Aveva scoperto che la povertà era enorme anche nei paesi ricchi che ora poteva finalmente visitare.
In quei paesi aveva visto oceani di insoddisfazione e di vuoto.
Tutto quello che rimaneva era quell'immane nave dell'utopia"
"Ricordo un vecchio commissario. E' morto da tempo. [...] Una specie di leggenda. [...]
Aveva previsto tutto quello che sta succedendo oggi.
Ricordo che [...] ci ripeteva senza sosta che le cose sarebbero diventate più dure.
Diceva che la violenza sarebbe aumentata e sarebbe diventata sempre più atroce.
E ci spiegava anche perchè. Parlava del benessere [...] come di una palude mascherata.
Il marcio era latente sotto la superficie. [...]
Poteva essere estremamente critico nei confronti dei politici, riusciva a distruggere tutte le argomentazioni che venivano proposte [...] Ma non aveva mai dubitato delle buone intenzioni e volontà di chi proponeva i cambiamenti. Aveva l'abitudine di dire che una buona volontà priva di una dose di buon senso poteva causare catastrofi ancora più grandi delle conseguenze di azioni compiute con malanimo e stupidità. "
tratto da La quinta donna di Henning Mankell
tascabili Marsilio
titolo originale: Den femte Kvinnan (1996)
I commenti sono disabilitati.
|