Domeniche anti-ecologiche
Mentre al Nord amministratori di destra e sinistra rischiano la propria popolarità, a poche settimane dalle elezioni, con iniziative adottate anni fa anche qui da noi (a Roma), noi che eravamo anni avanti, siamo tornati indietro in modo pietoso. Tralasciando per un attimo la passione per la bici e la vocazione da ciclista urbano, da cittadino mi chiedo se il centro storico di una città come Roma non meriti una pausa dal traffico almeno la domenica.
Ieri uscita familiare in bici per acquisti: porta portese, piazza di spagna, via del corso ecc. c'erano molte persone in bicicletta, ciclisti urbani per capirci, ma qualunque strada abbiamo fatto c'erano file di automobili, e dove non c'era fila gli automobilisti stizziti correvano a velocità pazzesche. Le scene più impressionanti a via del Corso e Piazza Venezia.
A via del corso i pedoni ormai hanno perso il senso delle proporzioni, camminando ostentatamente in mezzo alla strada, e bisogna riconoscere che taxisti ed altri veicoli motorizzati (se legittimati all'accesso) hanno pienamente ragione ad arrabbiarsi. Forse pero' se una strada attrae un numero cosi' grande di pedoni forse va considerata l'ipotesi di chiusura al traffico almeno in alcune ore del giorno.
Piazza Venezia è un autodromo ad alta velocità, non essendo minimamente canalizzata, tranne per la mega aiuola al centro, le auto possono fare qualunque evoluzione ed attraversare sulle strisce è davvero pericoloso visto che la carreggiata è sufficientemente larga da far transitare 4 auto appaiate.
Ci si lamenta che i turisti diminuiscono ma si lasciano i turisti in balia del traffico, eliminare il traffico privato dal centro è una richiesta anche dei residenti, ovviamente in cambio di strutture per il car e bike sharing e potenziamento dei mezzi pubblici.
Il tutto ovviamente condito con sforamenti misurati o meno, perchè quando l'aria puzza puzza.
Insomma non è questione di ecologia.
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