"Rachele Rosing non ricordava alcun periodo in cui non si fosse servita della gente ai propri fini. La povertà nella quale era cresciuta la riempiva d'uno sdegno appassionato, ma non di quello sdegno che spinge le persone verso i partiti riformisti. Ella non era portata verso la volgarità della lotta politica più di quanto non lo fosse verso la volgarità del parco di divertimenti [...]. Se ne infischiava delle riforme. Fra lei e la società c'era esclusivamente un fatto personale. Sin dall'infanzia aveva osservato con invidia che c'erano migliaia di persone le quali vivevano nel lusso, e voleva godere com'esse godevano. La cosa si riduceva a questo: una volta in alto, non le sarebbe importato di coloro che erano in basso."
da " Rachele Rosing"
Capitolo XII.
di Howard Spring
(traduzione Claudia Mondaini)
Collana Amici del Libro
Aldo Martello Editore
1948
Riferimenti esterni: http://it.wikipedia.org/wiki/Riformismo
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