Questo è il commento che ho pubblicato su
Critical Map:
L'ho percorsa domenica 29 luglio, inizia agli archi di Porta Ardeatina (inizio della Cristoforo Colombo) sul marciapiedi di destra in direzione centro.
La discesa è piuttosto accentuata e va' fatta con attenzione soprattutto agli attraversamenti del vicolo Antoniniano e dell'ingresso della villa comunale (parco degli scipioni ?) ricordandosi che questo tratto è condiviso con i pedoni.
A questo punto si deve attraversare via delle Terme di Caracalla (in due fasi), ed il semaforo indica l'attraversamento delle biciclette.
Qui inizia il pezzo piu' tranquillo in quanto la pista fino allo stadio è riservata alle bici (peccato per gli innaffiatoi automatici puntati sulla pista) mentre per i pedoni c'è una corsia in sampietrino con pachine.
Quindi si attraversa l'incrocio e si prosegue su un tratto ancora dedicato fra il parcheggio dello stadio e la corsia laterale del viale delle Terme.
Da notare il menefreghismo dei due scooteristi che con tutto lo spazio a disposizione intorno parcheggiano proprio sulla ciclabile.
Si arriva quindi davanti alla FAO altro attraversamento semaforico, quindi inizia un tratto di marciapiedi, piuttosto ristretto e condiviso con i pedoni, con cui si arriva all'attraversamento di Viale Aventino proprio in corrispondenza dell'ingresso Metro A del Circo Massimo.
Dopo l'attraversamento la pista prosegue promisqua con i pedoni sul marciapiedi in salita, dove sarebbe necessaria una segnaletica piu' evidente e di netta separazione fra pedoni e bici, viste le pendenze della strada.
Anche qui scooter parcheggiati sulla pista, ma... i vigili non se ne accorgono?
Si arriva quindi al monumento a Mazzini che si costeggia torno torno quindi discesa verso il lungotevere con un attraversamento all'altezza del Clivo dei Publicii.
Quindi nuovo, doppio, attraversamento semaforico (occhio che chi proviene dal lungotevere a volte non si accorge dei semafori), una volta giunti sul marciapiedi del parapetto sul tevere ci si deve dirigere "obbligatoriamente" (scopriremo poi il perchè) in direzione del Ponte Palatino detto "ponte all'inglese" quindi si imbocca il ponte e si procede sempre sul marciapiedi (che qui diventa strettino e poco indicato) sul lungotevere verso Porta Portese tutto bene fino all'altezza di via del Porto Fluviale ci si trova improvvisamente a ridosso di una piccola ma ripida scalinata che non è protetta (un bambino ma anche un adulto distratto dal panorama potrebbe precipitare disastrosamente).
A questo punto si puo' imboccare la discesa a sinistra ed imboccare la ciclabile del tevere (che non è indicata), oppure salire la gradinata a destra e continuare in direzione Porta Portese, qui c'e' un tratto nettamente diviso fra pedoni e bici.
Giunti a Ponte Sublicio c'e' un'altra rampa di scale da scendere (anche qui non protetta), qui si puo' scendere ancora verso la ciclabile del tevere oppure continuare sul Ponte stesso dove prosegue il percorso ciclabile che tornerà attraverso il lungotevere all'attraversamente semaforico di cui sopra (circo massimo).
Quindi per il percorso sul lungotevere hanno deciso di implementare un percorso circolare a senso unico, scelta tutto sommato condivisibile da un punto di vista ciclo ludico (meno da un punto di vista di chi la usa per spostarsi) a patto pero' di indicare bene la circolarità di questo tratto.
Aggiungo che tale ciclabile è raggiungibile facilmente dalla
Caffarella, soprattutto la domenica quando la Via Appia Antica è chiusa al traffico. Uscendo da
Via della Caffarella si segue l'Appia Antica fino a Porta San Sebastiano, dove c'è il blocco dei Vigili Urbani.
Si attraversa e si sale sul marciapiedi di destra di
Viale di Porta Ardeatina in direzione Cristoforo Colombo e si sale fino agli archi, girando a destra ci si trova subito all'inizio della Ciclabile.
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