Il livello non è mai stato così... Basso.
"Il livello non è mai stato così... Basso."
Questa la battuta di spirito di un anziano collega, venata da una profonda malinconia, all'indomani della "confessione" di Ivan Basso.
Lui nonostante la vicenda Simpson conserva il ricordo di un ciclismo più ascoltato (per radio) che visto (dal vivo), eppure ancora narra degli epici scontri Malabrocca - Carollo, di Girardengo ed ovviamente Bartali e Coppi.
La nostra generazione ormai dopo il Tour dello scorso anno è abituata al peggio, io continuo a sperare nell'onestà di un, secondo me, umanissimo Paolo Bettini, che ancora l'altro ieri ci ha offerto un esempio di volontà enorme, un campione del mondo che pur di onorare il giro si fà quaranta e passa chilometri con un evidentissimo dolore al costato.
La cosa triste è che a quanto si ascolta nel Processo alla Tappa di ieri (17 maggio 2007) gli addetti ai lavori: Corridori, Manager e Giornalisti continuavano a menare il can per l'aia. Mi è sempre piaciuto il coraggio sportivo di Gibo Simoni, ma sentirlo farfugliare di "cose del gruppo" mi ha veramente intristito meglio sarebbe stato per lui glissare, al limite giustificarsi con un "ciascuno risponde per se", ma gli altri non sono stati da meno con la solita litania del ciclismo che ha già pagato rispetto ad altri sport, del Pantani immolato ecc. ed tanti ragazzi continueranno a farsi del male per poter stappare una bottiglia di spumante su un palco...
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